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) metodo,
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ne geome-
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per appli
cui sono
■ l’altro è
cioè due
iante una
ì dicendo,
o
b del tipo
[18]
[19]
Iella [18],
[181
All’uopo è manifestamente necessario e basta che le derivate
dell’incognita funzione / risultino proporzionali alle assegnate fun
zioni X t .
Si tratta pertanto di riconoscere sulle X,- stesse, quando si dà
la circostanza particolare che siano proporzionali alle derivate di
una medesima funzione a priori indeterminata.
Questo problema, che si presenta anche in questioni geometriche
(come vedremo in particolare nel Cap. X), si riconduce subito a un
caso particolare di sistema ai differenziali totali. Infatti, supponiamo,
come è sempre lecito, dato che ^ non si annulla identicamente e ha
quindi almeno uno dei suoi coefficienti diverso da zero, che X n non
sia identicamente nullo: potremo allora scrivere la [19] sotto la forma
n — 1
1
Per la supposta equivalenza colla [18'] dovrà essere in questa
=|= 0, il che assicura che l’equazione in termini finiti [18] è atta
bx n
a definire una funzione
X n = u{xi , £Ca , . . . , Xn-1 , C) , [18"]
la quale rende identicamente verificata la [18] stessa, e per conse
guenza anche la [18'], nonché le equivalenti [19] e [19']. Quest’ul
tima, che rientra manifestamente nei sistemi di tipo [4] con una
sola equazione e una sola funzione incognita x n , deve in conformità
risultare illimitatamente integrabile, ammettendo l’integrale [18"]
che dipende dalla costante arbitraria C. Eeciprocamente l’illimitata
integrabilità della [19'] assicura l’esistenza di una soluzione [18"] di
pendente da una costante arbitraria C, e quindi, risolvendo rispetto
a C, di una relazione integrale della voluta forma [18]. Tutto si riduce
pertanto ad esprimere che la [19'] è illimitatamente integrabile.
Le condizioni di illimitata integrabilità della [19'] sono, confor
memente alla [5],
d X t d Xj
dxj Xn
dxi X n
(i,j = 1,2,...,» —l;i=|=j),