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quale verifichi le [24], deve necessariamente verificare anche le altre
n ^ n - —- seguenti (ottenute formando tutte le possibili parentesi di
Poisson con gli operatori dati):
(A h , A k )f = 0
(h, fc = 1,2,..., n).
[25]
Esse sono conseguenze differenziali del sistema dato. Ora può
avvenire che queste, o alcune di queste, siano anche conseguenze al
gebriche del sistema stesso, cioè che si possano dedurre algebricamente
da esso facendo una combinazione lineare delle n equazioni date.
Se tutte le equazioni [25] sono conseguenze algebriche del sistema
[24], questo si dice completo.
In caso diverso, consideriamo il sistema, formato aggiungendo
a [24] quelle fra le equazioni [25], che non ne sono conseguenze
algebriche: esso sarà equivalente al dato, e avrà qualche equazione di
più. Ripetendo lo stesso procedimento sul nuovo sistema, e così segui
tando, o si perverrà a un sistema completo, ovvero si perverrà a un
sistema in cui il numero delle equazioni eguaglia o supera N, caso
di incompatibilità, come già si rilevò al principio di questo §.
Basterà dunque considerare i sistemi completi: la condizione di
completezza si può scrivere nel modo seguente
Ah 1 A,,)j — Phhl A/ f .
[26]
i coefficienti p designando funzioni, a priori qualisivogliano, delle va
riabili indipendenti z. Dalla stessa definizione, attesa l’identità [5]
del § 1, segue che, fra questi coefficienti, passano le relazioni
Phhl — Phhl
(h, le, l — 1, 2 , . .., n)
Caso particolare — e particolarmente importante — di sistema,
completo è quello in cui tutte le parentesi di Poisson sono identica
mente nulle (cioè tutte le p hM sono zero): allora il sistema si dice
jacobiano.