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Le [31] ci assicurano appunto che le X ricavate dal sistema [24]
soddisfano queste condizioni.
Trasformato dunque il sistema proposto nella forma [24'], basterà
costruire il sistema associato [19], e integrarlo col procedimento dato
nel Cap. precedente: si otterrà la più generale soluzione sotto la forma
= <Pa 0»l W°)
(a = 1,2,. . .,m) .
Risolvendo queste m equazioni rispetto alle u° si avranno
m = N — n integrali principali, e formandone una funzione qua
lunque, si avrà l’integrale generale del sistema proposto.
Questo metodo sistematico di integrazione è esauriente dal punto
di vista teorico, ma di applicazione piuttosto laboriosa. In pratica è
spesso più sbrigativo integrare separatamente le equazioni, e ricer
care poi gli m integrali comuni che certo esistono, quando si sia preven
tivamente accertato che si tratta di sistema completo. Eccone un
esempio.
Abbiasi il sistema
Constateremo anzitutto che esso è non solo completo ma anche
jacobiano. Per far ciò nel modo più rapido, convien porre
talché A = A 1 + A 2 , B = B ì + B 2 , e formare poi la funzione alter
nata dei due operatori dati. Avremo successivamente
(A,B)f = ABf—BAf =