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§ 4. — Invarianza, covarianza e contravarianza di un
SISTEMA rn-PLO RISPETTO ALLE TRASFORMAZIONI LINEARI. SISTEMI
misti o tensori. Carattere invariantivo del loro annul
larsi. — Estendiamo ora le considerazioni del paragrafo precedente ai
sistemi d’ordine qualunque, pur limitandoci sempre a considerare tra
sformazioni lineari del tipo [5], [5']. Definiamo cioè i sistemi misti,
di cui sono casi particolari quelli covarianti e quelli contravarianti.
Consideriamo m w-ple di variabili puntuali (cioè m punti), e di
stinguiamo con un indice in alto il numero d’ordine della n-pia. Avremo
complessivamente gli argomenti
x\
/v>f
, vL/ 2
rp i #
9 • • tA/ n 9
rffc
/v>2
9 v0 2
ryft .
9 • • M 9
/Y >m
'¿'l 9
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9 • • *9 ^U *
un certo
numero g
u\,
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> • • •> \F n 5
U\ !
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i • • ••> Un ’
ur
1 '
, U*
1 2
, ..., w J ‘.
7 n
Formiamo una forma plurilineare F in tutte queste variabili,
i cui termini cioè contengano come fattore un elemento di ciascuna
w-pla. I relativi coefficienti, a priori completamente arbitrari, costi
tuiranno un sistema generico, d’ordine m + g. Scriveremo in basso
gli indici corrispondenti alle x, in alto quelli corrispondenti alle u, e
avremo in conformità
U
Z 0\ • • • 3u. i m j y*
. . . . a : *«,•••*<»«*•••%
?i ... J ì . . • J,j
[8]
Ora, trasformando le x secondo la legge di contravarianza, le
u secondo quella di covarianza e sostituendo queste espressioni nella
[8] (cioè trasformando la F per invarianza), si otterrà una forma
plurilineare nelle nuove variabili cc, u: assumiamo come trasformate
delle A i coefficienti A di questa nuova forma. Diremo allora che le A