Serie trigonometriche generali
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ed applicando la trasformazione di Brunacci-Abel e tenendo
conto della (4), abbiamo (n.° 12) che la convergenza del primo
membro della precedente uguaglianza sussiste se e soltanto
se converge la serie
oo
2 & n Sfi(oc).
n- 2
Applicando anche a questa nuova serie la trasformazione
di Brunacci-Abel, abbiamo che, quando sia, per n-~oo,
wA n a w (ie)—0,
(5)
tale serie converge se e soltanto se converge la
oo
Ai •
(6)
Ora, da quanto dimostreremo in seguito ('), risulterà che,
in quasi-tutto (0, 2n), a 7ì (x) tende ad un limite finito, per n~~oo.
La (5) è perciò verificata, in quasi-tutto (0, 2tu), in virtù di
quest’ ultimo fatto e della (3) ; di più, per essere sempre A M ' > 0
e per essere convergente la 2bzA M ', anche la serie (6) risulta
convergente in quasi-tutto (0, 2n). Concludiamo che, in quasi-
tutto (0, 2tu), è convergente anche la serie (2).
6) Se è, per ogni n,
dove c ed a sono due costanti tali che sia c > 0, a >• la serie
trigonometrica (2) è convergente in quasi-tutto (0, 2tt) ( 2 ).
In virtù del teorema dato in a), basterà provare che la
serie (1) è convergente.
(q V. n.i 91 e 62.
(-) Questo teorema fu dimostrato da Fatou (loc. cit. in ( l ) a pag. 22),
nell’ipotesi a > 1, da F. Jerosch e G. Weyl (Ueber die Konvergenz von
Reihen die nach periodischen Funktionen fortschreiten. Math. Annalen, Bd.
LXVI (1909), pp. 67-80) per x > 2; 3, da W. H. Youxo (Sur les series de
Fourier convergentes presque partout. Comptes rendus, t. CLV (1912),
pp. 1480-1482) per a > 1 • 2.