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Oss. Se A e II rappresentano un concetto, o come diremo anche un solo con
cetto, s’intende che A e B non rappresentano più concetti (2).
6. Def. Se penso una cosa dico che la cosa è data o posta dal pensiero; se
penso ad una cosa dico che la cosa è data o posta al pensiero.
Es. La costruzione di un giudizio è una cosa posta dal pensiero; Carlo uomo
è una cosa data al pensiero (vedi n. 18).
7. Def. I. Se date o poste prima più cose (3), ad es. A, B, C, D; io penso
poi (3) alle cose A, B, C, dico che astraggo o faccio astrazione da D, o anche
che tolgo D dalle cose date. A, B, C, si dicono cose rimanenti.
Def. II. Pensare tutte le cose date, oppure ogni (ciascuna) cosa data si
gnifica non fare astrazione da alcuna di esse.
§ 2.
Operazione del paragonare — Principi necessari.
8. Paragonare le cose A e B fra loro significa applicare i principi:
I. Il concetto A è il concetto A (principio d’identità).
Def. I. Se A e B rappresentano un solo concetto c, il concetto c rappre
sentato da A è il concetto c rappresentato da B (def. oss. 5 e I). Diremo: Il
concetto A è il concetto B o è lo stesso concetto B l ).
a. Se il concetto A è il concetto B, si deduce : il concetto B è il concetto A.
Poiché per ipotesi A e B rappresentano un solo concetto (def. I), B e A
rappresentano un solo concetto (def. 5), da cui si deduce a. (def. I) 2 ).
b. Se il concetto A è il concetto B, e il concetto B è il concetto C, si de
duce: il concetto A è il concetto B.
Il concetto rappresentato da A e da B è il concetto rappresentato da B
e da C, perchè B per ipotesi rappresenta un solo concetto ; dunque lo è da A
da B da C (def. 5), e perciò anche da A e da C (def. 5), da cui b (def. I) 3 ).
II. Il concetto A non è il concetto B (principio di diversità che è
la negazione di quello di identità).
Def. II. Dico : il concetto A è diverso dal concetto B, se il concetto A non
è il concetto B.
Oss. Il concetto « una cosa » è diverso dal concetto « più cose » (2).
III. Il concetto A è A e non è non - A (principio di contraddizione).
Def. III. Diremo: «A è e non è A» o più semplicemente: «A è non - A»
è assurdo.
IV. Il concetto A è o non è il concetto B (principio del mezzo escluso
fra i contradditorii).
c. Se il concetto A non è il concetto B, il concetto B non è il concetto A.
1) Si badi bene che non è il segno A uguale al segno B, ma il concetto rappresentato da A che
è il concetto rappresentato da B. In segni la def. I non esprime altro che Ar.c, Br.c. Qui con c inten
diamo il concetto dato stesso.
2) In segni da Ar.c, Br.c si deduce Br.c, Ar.c (de f . 5) ; si deduce a (def. I).
3) In segni: Ar.c, Br.c; Br.c, Cr. c, si deduce Ar.c Br.c, Cr.c(def. 5); si deduce Ar.c, cr.c (def. 5),
si deduce & (def. p,