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Poligono, con l’intendimento di scegliere l’ubicazione dei punti stessi, in base a
ricognizioni sul terreno, in modo da scostarsi il meno possibile dalla posizione pro
gettata.
Mentre una parte degli operatori procedeva all’esecuzione delle misure per la
rete di inquadramento e per quella di raffittimento, un’altra parte iniziava le ope
razioni per la ricognizione e la segnalizzazione dei punti di controllo, effettuando
anche, ove possibile, le misure per la loro determinazione.
La rete di inquadramento (v. allegato 5) consta di 47 punti, numerati consecu
tivamente da 1 a 47 per le esigenze del programma di calcolo, dei quali 44 erano da
determinare e 3 di coordinate pianimetriche note. Le coordinate di questi ultimi
provengono dal calcolo di una rete di triangolazione della città di Firenze, appog
giata ad una base geodetica misurata con fili invar ; i punti n. 45 e 46 sono vertici
della rete di sviluppo della base e sono serviti a dimensionare la nuova rete, mentre
il punto n° 47 è stato introdotto per l’orientamento. Allo scopo di migliorare il
dimensionamento della rete, è stata anche misurata col tellurometro la distanza,
di quasi 20 km, tra i punti n. 46 e 18.
Dei 47 punti, 27 sono su manufatti e 20 sono punti a terra: questi sono stati
materializzati con centrini metallici in gettate di calcestruzzo ; su quasi tutti i punti,
inoltre, è stata collocata una mira costituita generalmente da un palo di legno della
lunghezza di 3 m, recante tre serie di alette verniciate di nero o di bianco, a seconda
dei casi.
Su ogni punto è stata fatta la stazione trigonometrica con teodolite Wild T2 :
le direzioni azimutali sono state osservate col metodo degli strati, eseguendo sei
reiterazioni del cerchio, effettuando per ogni strato la misura nelle due posizioni co
niugate del cannocchiale ; le direzioni zenitali sono state misurate ciascuna tre
volte, sempre con le due posizioni del cannocchiale.
La rete di inquadramento è stata poi ampliata mediante altri 65 punti di raf
fittimento, contraddistinti ciascuno da un numero di tre cifre iniziante con la cifra
cinque. Questi punti sono generalmente costituiti da manufatti, e sono determinati
per intersezione multipla diretta dai punti della rete di inquadramento. Le osserva
zioni azimutali sono state effettuate con quattro strati, insieme alle misure per la
rete di inquadramento ; le direzioni zenitali sono state misurate tre volte ciascuna.
I 112 punti così determinati hanno servito di appoggio per la determinazione di
311 punti di controllo. La maggior parte di questi è stata determinata per interse
zione inversa, e solo una piccola parte per intersezione diretta o mista ; le direzioni
azimutali sono state ancora osservate con quattro strati e le direzioni zenitali tre
volte ciascuna.
Le materializzazioni a terra sono state fatte nel seguente modo : scavata una
buca della profondità di circa 50 -f- 60 cm vi veniva collocato un blocchetto di calce-
struzzo, di circa 20 cm di lato, recante un centrino tronco conico di zinco (fig. 2); esso
veniva affogato in una gettata di calcestruzzo, e sopra vi veniva collocato un pezzo
di tubo di eternit, del diametro di circa io cm, fino a livello del suolo, con la duplice
funzione di proteggere il centrino e di servire di base al palo della mira se necessario.
Per i contrassegni in superficie erano stati preparati dei fogli di cartoncino plasti
ficato, di forma quadrata con lato di 120 cm, stampati dalle due parti come in fig. 3 e