Full text: Commissions III (Part 5)

20 PIERO BENCIN1 
Poligono, con l’intendimento di scegliere l’ubicazione dei punti stessi, in base a 
ricognizioni sul terreno, in modo da scostarsi il meno possibile dalla posizione pro 
gettata. 
Mentre una parte degli operatori procedeva all’esecuzione delle misure per la 
rete di inquadramento e per quella di raffittimento, un’altra parte iniziava le ope 
razioni per la ricognizione e la segnalizzazione dei punti di controllo, effettuando 
anche, ove possibile, le misure per la loro determinazione. 
La rete di inquadramento (v. allegato 5) consta di 47 punti, numerati consecu 
tivamente da 1 a 47 per le esigenze del programma di calcolo, dei quali 44 erano da 
determinare e 3 di coordinate pianimetriche note. Le coordinate di questi ultimi 
provengono dal calcolo di una rete di triangolazione della città di Firenze, appog 
giata ad una base geodetica misurata con fili invar ; i punti n. 45 e 46 sono vertici 
della rete di sviluppo della base e sono serviti a dimensionare la nuova rete, mentre 
il punto n° 47 è stato introdotto per l’orientamento. Allo scopo di migliorare il 
dimensionamento della rete, è stata anche misurata col tellurometro la distanza, 
di quasi 20 km, tra i punti n. 46 e 18. 
Dei 47 punti, 27 sono su manufatti e 20 sono punti a terra: questi sono stati 
materializzati con centrini metallici in gettate di calcestruzzo ; su quasi tutti i punti, 
inoltre, è stata collocata una mira costituita generalmente da un palo di legno della 
lunghezza di 3 m, recante tre serie di alette verniciate di nero o di bianco, a seconda 
dei casi. 
Su ogni punto è stata fatta la stazione trigonometrica con teodolite Wild T2 : 
le direzioni azimutali sono state osservate col metodo degli strati, eseguendo sei 
reiterazioni del cerchio, effettuando per ogni strato la misura nelle due posizioni co 
niugate del cannocchiale ; le direzioni zenitali sono state misurate ciascuna tre 
volte, sempre con le due posizioni del cannocchiale. 
La rete di inquadramento è stata poi ampliata mediante altri 65 punti di raf 
fittimento, contraddistinti ciascuno da un numero di tre cifre iniziante con la cifra 
cinque. Questi punti sono generalmente costituiti da manufatti, e sono determinati 
per intersezione multipla diretta dai punti della rete di inquadramento. Le osserva 
zioni azimutali sono state effettuate con quattro strati, insieme alle misure per la 
rete di inquadramento ; le direzioni zenitali sono state misurate tre volte ciascuna. 
I 112 punti così determinati hanno servito di appoggio per la determinazione di 
311 punti di controllo. La maggior parte di questi è stata determinata per interse 
zione inversa, e solo una piccola parte per intersezione diretta o mista ; le direzioni 
azimutali sono state ancora osservate con quattro strati e le direzioni zenitali tre 
volte ciascuna. 
Le materializzazioni a terra sono state fatte nel seguente modo : scavata una 
buca della profondità di circa 50 -f- 60 cm vi veniva collocato un blocchetto di calce- 
struzzo, di circa 20 cm di lato, recante un centrino tronco conico di zinco (fig. 2); esso 
veniva affogato in una gettata di calcestruzzo, e sopra vi veniva collocato un pezzo 
di tubo di eternit, del diametro di circa io cm, fino a livello del suolo, con la duplice 
funzione di proteggere il centrino e di servire di base al palo della mira se necessario. 
Per i contrassegni in superficie erano stati preparati dei fogli di cartoncino plasti 
ficato, di forma quadrata con lato di 120 cm, stampati dalle due parti come in fig. 3 e
	        
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