movimento, qualora per una qualsiasi causa esterna, si verificasse uno
scorrimento fra i due assi interessati del coordinatometro e del coordina-
tografo superiore ad un terzo dell’approssimazione grafica del disegno.
Sul cruscotto sono riportate a mezzo di rulli cifrati, ben visibili per
l’operatore, le indicazioni al centesimo di millimetro degli spostamenti
dei carrelli lungo gli assi del coordinatometro, indicazioni che corrispon-
dono alle coordinate spaziali del punto considerato del modello ottico.
I] segnapunti per dislocare nello spazio del modello le marche dei
singoli schermetti sui dati dei punti noti, é solidale col carrello portaca-
mere. Esso é ribaltabile affinché, dopo aver adempiuto al suo compito, non
abbia ad urtare gli schermetti e lo schermo marca. In tal modo é possibile,
come d’altronde nel Mod. III°, imporre i dati dei punti noti ‘alle marche
degli schermetti, con lo stesso coordinatometro che esplora il modello
ottico nella restituzione.
Le camere della proiezione possono essere permutate per la triango-
lazione aerea spaziale, senza modificare il loro orientamento relativo ed
assoluto.
Sul Fotocartografo Mod. IV? é prevista la sostituzione di due coppie
di camere di proiezione entrambe del formato 6x6 di cui una avente il
campo di 64? e l'altra di 90" grand'angolare entrambe con ottica di realiz-
zazione OM I. Il rapporto fra la scala del fotogramma e quella della sua
immagine proiettata sullo schermo di osservazione é circa 15. La imma-
gine é quindi osservata a circa 15 ingrandimenti reali.
I] rapporto medio fra modello ottico e disegno nei confronti del Mo-
dello III sale cosi da 1/2 a 1, ma la diminuzione di precisione dovuta all'au-
mento del rapporto (d'altronde largamente assorbita dal grafico del dise-
gno) é compensata altresi da una maggiore precisione nella realizzazione
delle slitte e dei carrelli del coordinatometro, a causa delle dimensioni ri-
dette.
Inoltre, poiché la riduzione in formato 6x6 della immagine dall'ori-
ginale avviene senza preoccupazione del tempo di posa, e possibile adope-
rare diapositive con gelatina avente grana più fina di quella occorrente
nella presa, senza cosi temere perdita di finezza nel dettaglio topografico.
L'ottiea dei condensatori é stata particolarmente studiata per il convo-
gliamento della luce.
Le caratteristiche della nuova ottica O M I sono indicate in altra
comunicazione.
L'apparecchio ha le dimensioni:
— in pianta m. 1x 1,90,
—. in altezza m. 1,90 (supporto della slitta dell'asse Y del coordina-
tometro);