Full text: Actes du 7ième Congrès International de Photogrammétrie (Deuxième fascicule)

   
movimento, qualora per una qualsiasi causa esterna, si verificasse uno 
scorrimento fra i due assi interessati del coordinatometro e del coordina- 
tografo superiore ad un terzo dell’approssimazione grafica del disegno. 
Sul cruscotto sono riportate a mezzo di rulli cifrati, ben visibili per 
l’operatore, le indicazioni al centesimo di millimetro degli spostamenti 
dei carrelli lungo gli assi del coordinatometro, indicazioni che corrispon- 
dono alle coordinate spaziali del punto considerato del modello ottico. 
I] segnapunti per dislocare nello spazio del modello le marche dei 
singoli schermetti sui dati dei punti noti, é solidale col carrello portaca- 
mere. Esso é ribaltabile affinché, dopo aver adempiuto al suo compito, non 
abbia ad urtare gli schermetti e lo schermo marca. In tal modo é possibile, 
come d’altronde nel Mod. III°, imporre i dati dei punti noti ‘alle marche 
degli schermetti, con lo stesso coordinatometro che esplora il modello 
ottico nella restituzione. 
Le camere della proiezione possono essere permutate per la triango- 
lazione aerea spaziale, senza modificare il loro orientamento relativo ed 
assoluto. 
Sul Fotocartografo Mod. IV? é prevista la sostituzione di due coppie 
di camere di proiezione entrambe del formato 6x6 di cui una avente il 
campo di 64? e l'altra di 90" grand'angolare entrambe con ottica di realiz- 
zazione OM I. Il rapporto fra la scala del fotogramma e quella della sua 
immagine proiettata sullo schermo di osservazione é circa 15. La imma- 
gine é quindi osservata a circa 15 ingrandimenti reali. 
I] rapporto medio fra modello ottico e disegno nei confronti del Mo- 
dello III sale cosi da 1/2 a 1, ma la diminuzione di precisione dovuta all'au- 
mento del rapporto (d'altronde largamente assorbita dal grafico del dise- 
gno) é compensata altresi da una maggiore precisione nella realizzazione 
delle slitte e dei carrelli del coordinatometro, a causa delle dimensioni ri- 
dette. 
Inoltre, poiché la riduzione in formato 6x6 della immagine dall'ori- 
ginale avviene senza preoccupazione del tempo di posa, e possibile adope- 
rare diapositive con gelatina avente grana più fina di quella occorrente 
nella presa, senza cosi temere perdita di finezza nel dettaglio topografico. 
L'ottiea dei condensatori é stata particolarmente studiata per il convo- 
gliamento della luce. 
Le caratteristiche della nuova ottica O M I sono indicate in altra 
comunicazione. 
L'apparecchio ha le dimensioni: 
— in pianta m. 1x 1,90, 
—. in altezza m. 1,90 (supporto della slitta dell'asse Y del coordina- 
tometro); 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
   
    
   
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
   
  
  
  
  
  
  
  
     
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 
	        
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