Come verrà mostrato piü avanti, una tale coincidenza impone peró
una necessità di rettifica meno rigorosa di quella che richiedeva lo schema
del modello Alfa. La funzione di marca metrica spaziale, ovvero il com-
pito di identificare nello spazio modello la intersezione dei raggi omologhi,
é stata da Nistri devoluta, come in ogni restitutore a proiezione mecca-
nica, al centro di un cardano che in conseguenza della adozione del pa-
rallelogramma articolato di Zeiss, si sdoppia nei due cardani detti di sdop-
piamento.
L'esattezza della proiezione di un punto del fotogramma dipende
dall'approssimazione di coincidenza della direzione di collimazione fornita
dal collimatore con quella del raggio proiettante determinato meccanica-
*) CANNA COLLIMATRICE ASSOLUTAMENTE 6) CANNA COLLIMATRICE INFLESSA
R'G9A (CONDIZIONE fEORICA) ( CONDIZIONE PRATICA IN TOLLERANZA 1)
Lo schema dí príncípío della conduzíone meccanica
indiretta nel Fotostereografo di Nistri
Fig. 1
mente dalla congiungente del centro del cardano di collimazione, sul quale
si articola la canna alla sua estremità, con il centro del cardano di interse-
zione (o di sdoppiamento) che si muove nel 2? spazio collimando i punti
del modello ottico.
I due schemi della fig. 1 mostrano il principio della canna collimatrice
nella disposizione telegonioscopica di Nistri. Il primo riproduce una con-
dizione ideale di canna metaliica priva di flessione, in cui si ha la perfetta
ccincidenza fra direzione ottica di collimazione e direzione meccanica di
proiezione; il secondo riproduce invece la condizione pratica, in cui fra
le due direzioni predette sussiste divario per effetto della flessione della
canna.
Come sarà dimostrato, a parità di canna impiegata per contenere il
ccllimatore, il minimo errore massimo angolare (per qualunque condi-
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