La fig. 4 mostra gli effetti di una non perfetta coincidenza del 1° nodo
(lato marca) del teleobbiettivo collimatore, con il centro del cardano fer-
mo o centro di proiezione. Nel caso a- b, si rappresenta una scoincidenza
di detti punti nel senso trasversale rispetto alla canna. L'effetto nei ri-
guardi dellangolo s fra direzione ottica N, M e direzione meccanica
C, C, é quello di modificare detto angolo di una quantità ^s che pratica-
mente é invariabile durante la corsa del cardano mobile C, lungo la canna.
Nel caso c-d, si rappresenta invece una scoincidenza dei predetti
punti nel senso longitudinale della canna. L'effetto nei riguardi dell'er-
rore e fra le due direzioni (ottica e meccanica) sarebbe sensibile se fosse
di notevole entità poiché esso muta di segno dall'una all'altra configura-
razione statica limite della canna, ma data la piccolissima deformazione
elastica della canna nel tratto C, N, si puó ritenere sempre trascurabile.
Dall'errore nel caso a - b si puó anzi teoricamente, e sin quanto é pos-
sibile anche praticamente, trarre partito per ridurre ancora l'errore mas-
simo s. Basterà a tale uopo imporre una distanza trasversale in senso ver-
ticale fra C, e N, che, in relazione alla distanza N M della marca, produca
una variazione nell'angolo s pari alla sua metà.
CN £
NM 9
E' questa la condizione teorica di rettifica raggiungibile solo speri-
mentalmente, che consente di ridurre a metà il minimo angolo massimo
che si ha nelle condizioni di ottimo ricavate con il calcolo per la
are 1”
I | 1 U 1 l l 1
C 20 70 0,181 ^s A % 72 % % Viol 19 ol 1
1 À Li + 1 1 À 1 À 1
0,
TB] meret d
| y=C fa(x)
+
>
=
5 m
asx
4 ¢ 5 b)
„ef
ce b) y E(: ;
C= P1 ao?
EJ fi (1)=0p25
ASCISSE X
T 4 T 7 T T T T T
Xs0 905 0,0 0/8 02 0,25 0,33 0,50 0,68 0,75 1
Linee elastiche del trave lungo !
Incastrato ad un estremo (a)
Appoggiato agli estremi (b)
Graf. II
^