Full text: Actes du 7ième Congrès International de Photogrammétrie (Deuxième fascicule)

  
  
  
  
tin met 
Edda Ra 
  
   
  
    
  
  
  
     
6. 
  
— COMPENSAZIONI 
6.1 — LA SEPARAZIONE DEGLI ERRORI ACCIDENTALI E SISTEMATICI. 
Le formule usate per le compensazioni dei concatenamenti solari e che saranno 
riportate successivamente, sono sostanzialmente quelle a suo tempo date dal San- 
toni. Prima peró di esporle conviene riepilogare i criteri fondamentali che hanno 
portato alla separazione degli errori accidentali da quelli sistematici. E questo, 
com' é noto, il grande dilemma della triangolazione aerea. 
Innanzi tutto é opportuno chiarire se si tratta di poligonazione aerea (come 
alcuni autori scrivono) o di triangolazione aerea. A noi sembra indubbio che un 
siffatto concatenamento sia una triangolazione a catena e non una poligonazione. 
Infatti il concetto di poligonazione é legato alle misure indipendenti delle lun- 
ghezze di ciascun lato, restando limitato all'azimut il trasferimento dei valori 
0 *, 1 y 2 N-1 N v Ned 
  
  
Hy H4 Hy H 
  
  
  
  
  
  
  
pP 
h LA ha ne hn A h 
  
Fig. 11 — I triangoli della triangolazione aerea a catena. 
angolari, mentre nel caso in esame si tratta di una catena di triangoli che si svi- 
luppano approssimativamente in un piano verticale, nella quale i lati comuni 
sono alternativamente i lati verticali H e le basi aeree b (fig. 11). 
A partire da una misura di grandezza P (base di partenza) si giunge ad un 
controllo di grandezza su A (base di arrivo) senz'altro ausilio che la misura degli 
angoli formati con le basi aeree dalle direzioni ai punti ausiliari. Siano questi angoli 
idealmente misurati con goniometri o realizzati per via ottica o meccanica, si 
tratta sempre di angoli misurati e di triangoli conclusi. I lati intermedi di passaggio 
sono le distanze approssimativamente verticali fra i punti di presa e i punti au- 
siliari scelti arbitrariamente sul terreno (nell' immagine fotografica di essi) e le 
basi aeree approssimativamente orizzontali. 
Nellapparato di restituzione (almeno in molti di essi) potremmo ricavare 
gli elementi X Y Z che fissano nello spazio la posizione dei vertici (punti di 
presa o, I, 2, ....). Si preferisce peró agire sui punti di collegamento (punti au- 
siliari /1,/2,....) per ciascuno dei quali si misurano le tre coordinate strumen- 
tali X Y Z come si é visto effettuare nell'esperimento. 
 
	        
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