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I rilievi attualmente in corso nel territorio nazionale sono principalmente
orientati verso la parte scandagli e si limitano, per la parte topografica, alle zone
portuali. Tali rilievi vengono integrati con i dati forniti dall'Instituto Geogra-
fico Militare e quando necessario con particolari foto aeree che l'Istituto Idro-
grafico ottiene in virtü di particolari accordi con l'Aeronautica. Queste foto
aeree vengono impiegate per mezzo di una camera chiara e servono al disegna-
tore sia per la messa a posto di tratti della topografia che per arricchire le carte
di particolari non rilevati dagli operatori topografi.
L'Aeronautica Militare, per mezzo del I? Reparto Operazioni (Sezione
Fotocartografica) effettua riprese fotografiche e fotogrammetriche per uso mili-
tare e per conto dell'Istituto Geografico Militare, dell'Istituto Idrografico della
Marina e di Enti pubblici.
Lo sfruttamento dei rilievi fotogrammetrici viene affidato all'Istituto Geo-
grafico Militare, che é in possesso della necessaria attrezzatura technica.
Le riprese aerofotogrammetriche per scopi non militari eseguiti dall'Aero-
nautica Militare negli ultimi anni coprono una superficie di oltre 60.000 km*.
In collaborazione con alcune Ditte, sono stati effettuati voli per esperimen-
to di nuove macchine e nuovi metodi di rilevamento.
C — La Fotogrammetria aerea nei rilevamenti del nuovo catasto Italiano.
1 — Esperimenti e studi — All'attività fotogrammetrica dell'Istituto Geo-
grafico Militare riguardo alla cartografia in piccola e media scala fa riscontro
l'analoga attività dell'Amministrazione del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali
nel campo della produzione cartografica a grande scala e specialmente nella
formazione delle mappe del Nuovo Catasto.
Per 1 rilevamenti catastali sono stati adoperati in passato (e trovano vasto
impiego anche attualmente) il metodo celerimetrico (in ragione del 69°/o delle
zone rilevate) e quello degli allineamenti (per il 169/o), mentré é stato escluso,
dopo breve esperimento, l'uso della tavoletta pretoriana, dimostratasi poco
conveniente agli effetti della precisione.
A tali procedimenti si sono aggiunti successivamente quelli della foto-
grammetria aerea.
Negli anni 1903-04 la Direzione Generale del Catasto ebbe occasione di
esaminare i rilievi fototopografici, che (come abbiamo accennato) erano stati
eseguiti dall'Ing. Ranza dell'Istituto Geografico Militare e si interessó per un
eventuale impiego ai fini catastali.
Dall'esame effettuato risultó tuttavia che, forse per la rudimentale attrezz-
atura di cui allora si poteva disporre, l'impiego di procedimenti del genere non
consentita ancora di raggiungere il grado di percisione richiesto dai rilevamenti
del Catasto.
Altri esperimenti, con dubbio esito, ebbero luogo nel 1922 e nel 1927.
Frattanto notevoli progressi venivano conseguiti nel campo della foto-
grammetria aerea, specialmente ad opera degli inventori italiani Ingegneri
Nistri e Santoni.
Nuovi esperimenti condussero a favorevoli risultati, cosi che, a partire dal
1933, fu possibile iniziare in modo organico l'applicazione dei procedimenti di
rilievo aerofotogrammetrico, mediante le apparecchiature costruite dai predetti;
dapprima a titolo di esperimento, per accertare la convenienza della fotogram-