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Planeten. 395
pE Vico hingegen hat Flecke ganz deutlich wahrgenommen, so dass er aus
denselben auch die Rotationsperiode ableiten konnte: Er sagt!) »Generalmente
le macchie si presentano sotto l'aspetto di una sfumatura assai carica verso il
centro; ma de cui estremità si perdono insensibilmente . . . Quanto al tempo della
rotazione essa si compie im meno di 24 ore solari. Per tutto il tempo, im cui Ve-
nerve sta sopra l'oriszonte, non essendo da noi mai abbandonata, scorgiamo troppo
evidentemente che de sue macchie si avanzano sensibilmente e con moto regolare, fino
a nascondersi e poi ricomparire a suo luogo dallora conveniente mel giorno ap-
presso. Ed cosa motabilissima, che dentro lo spazio di tre 0 quattr'ore tal’ à la
loro disposizione sul disco, che tornano presso a poco a mostrarsi nella medesima
positura, bench alcuna. d'esse non sia pii la stessa di prima. Dal che puo facilmente
avvenire, che chi d'ora zn ora non segue il moto delle macchie possa credere. dileg-
geri, ma falsamente, cA'elle non si sieno mosse.« Dieser Schluss — dass die Ver-
theilung der Flecken nach 3—4 Stunden eine solche sei, wie vor dieser Zeit,
so dass man, wenn man nicht von Stunde zu Stunde der Bewegung der Flecken
folge, irrthümlich meinen könne, sie hätten sich nicht bewegt — macht das
Wiedererkennen der Flecke am folgenden Tage?) gewiss ausserordentlich schwer,
(A. 386.)
Beobachtungen der Venus von H. C. VoGEL 1871
Mai 24 Juni 17 Juli 30
November 1 November 17% December 24
so dass cs befremdlich erscheint, wie DE Vico unter diesen Umständen die
Rotationszeit bis auf Hundertel Zeitsecunden (23^ 21 21:93) bestimmen konnte.
1) Astron. Nachr. Bd. 17,4pag. 307.
?) Vergl. VocEL, Bothkamper Beobachtungen, II. Heft, pag. 118.