Full text: Gli architetti militari italiani nella Spagna, nel Portogallo e nelle loro colonie (Volume 3)

sono tuttora in San Pietro nell’atrio esterno dell’archivio cano- 
nicale, ove una lapide dice che Carlo V li mandò a ricordo della 
vittoria. 
Come avveniva generalmente in quel tempo, appena si preparava 
o si compiva un’azione di guerra, gli artisti incisori si sbizzarrivano 
a disegnare illustrazioni delle località e dell’attacco delle fortificazioni; 
essi si avvalevano per le vedute panoramiche delle figure e dei disegni 
esistenti, cosicchè assai spesso le stampe, che in tali circostanze si 
pubblicavano, erano più o meno veritiere ed esatte. Anche per la 
spedizione di Tunisi se ne divulgarono di numerose, nelle quali la 
fantasia dell’artista fece scempio delle verità topografiche. Le più 
antiche di esse nella loro rozza fattura danno tuttavia un concetto 
abbastanza esatto dell’azione, e, — com’era uso del tempo — svol- 
gono in un sol quadro tutti i successivi momenti dei due attacchi 
della Goletta e di Tunisi [Tav. XXXV-2]. Una forma più cotrtetta 
cbbe un disegno del Bolognini di Venezia [Tav. XXXV-1]; ma 
per raggiungere una vera esattezza panoramica bisogna riferirsi 
alla illustrazione del Viera [fig. 65] pubblicata in occasione del 
bombardamento della città eseguito nel 1785 dall’ammiraglio veneto 
Angelo Emo. 
Il Ferramolino iniziò la sua opera col riattare in modo provvi- 
sorio il torrione sul canale della Goletta e padroneggiare, così, quel 
passo; poi vi progettò tutto intorno un forte quadrilatero a fronti 
bastionate ed inviò il progetto all’imperatore. Questi volle su di 
esso il parere di Francesco de Marchi, la cui fama di valente tecnico 
della nuova scuola già si estendeva fuori d’Italia; il de Marchi non fu 
avaro di critiche su quel progetto, e in seguito ad esse l’opera fu 
trasformata [Tav. XXXVII-1]. 
Nelle discussioni relative a queste fortificazioni di Tunisi, fu anche 
richiesto l’avviso di Francesco Paciotto, il famoso ingegnere che poi 
progettò la cittadella di Anversa; ed egli compilò un suo progetto 
214.
	        
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