e la pila. Dice infatti il decreto, che porta la firma autografa di
Napoleone e quella del cancelliere guardasigilli Francesco Melzi
duca di Lodi:
« Napoleone per grazia di Dio e per le Costituzioni Imperatore
dei Francesi, Re d’Italia e Protettore della Confederazione del Reno...
abbiamo nominato il nostro caro ed amato signor Alessandro Volta
conte del Nostro Regno d’Italia... titolo... trasmissibile alla sua
discendenza diretta legittima o adottiva di maschio in maschio pet
ordine di Primogenitura... Volta, Conte, Senatore, porta inquartato:
al primo fianco di verde con serpe d’argento attorcigliato ad uno
specchio d’oro; al secondo d’azzurro con cigno d’argento sormontato
da una volta ad arco del medesimo; al terzo di rosso con la pila ‘
voltiana ed un condensatore d’argento; al quarto di verde con due I
sbarre d’argento... ’
Dato dal Nostro Palazzo Imperiale di Fontainebleau questo di &
undici ottobre milleottocentodieci, del Nostro Regno sesto i
Napoleone ». n
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Non solo per riconoscenza, ma per convinzione, Alessandro Volta il
restò sempre ammiratore del genio del grande condottiero, anche fi
quando la sua stella tramontò. i)
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FIG. 37 — MEDAGLIE CONFERITE o
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