Full text: Gli scienziati italiani in Francia

Ergendosi arabi. Quasi contemporaneamente Campano da Novara intravvide l’azione 
indicò la del Sole sul moto dei pianeti. 
partenza Sul salernitano Fabrizio Mordente bo creduto di soffermarmi in special 
la. modo benchè il suo nome, ingiustamente dimenticato, non figuri nella quasi 
totalità delle storie della matematica, perchè a lui si deve l'invenzione del 
ncia Gian compasso di riduzione, reso celebre poco dopo da Galileo Galilei sotto 
imo astro- il nome di compasso di proporzione, precursore dei moderni dispositivi di 
a nascente rapido calcolo e del regolo calcolatore. 
rese esem- Nel 1787 il piemontese Giuseppe Luigi Lagrange pubblicava in Francia 
sini aveva la sua classica opera « Mécanique analytique », integrata nel 1806 dalle 
di inten- « Legons sur le calcul des fonctions » e dal « Traité de la résolution des 
direzione équations numeériques »: assieme formidabile che, unito ad altre opere 
di quattro minori, fa di lui un massimo matematico non solo per la sua epoca ma 
seguita in per tutti i tempi. 
s’inquadrò 
in seguito L’idraulica, scienza squisitamente italiana, che affrontò i molteplici pro- 
dimensioni blemi delle acque nei loro movimenti e nelle loro razionali applicazioni, ebbe 
an Dome- in Francia, fin dal finire del XV secolo, preziosi insegnamenti tecnici da 
on sempre Giovanni Monsignori, più noto sotto il nome di Fra Giocondo. Questi, dopo 
avere creato l’acquedotto di Blois, concepì l’ardito piano di un canale che, par- 
Wegando le tendo dalla Loira presso Tours, avrebbe irrigato una vasta regione. Nel 1517, 
> e positive Leonardo da Vinci riprendeva l’idea, progettando il grandioso canale navigabile 
ulso se la che, realizzato in seguito con poche modificazioni al tracciato iniziale, costituisce 
opografico: oggi il « Canal du Centre », congiungente il Rodano con la Loira. 
ua scuola. Lasciando a parte i Francini, creatori dei famosi « giuochi d’acqua » di 
la francese Saint Germain-en-Lay, di Fontainebleau e specialmente di Versailles, i quali 
di Antonio furono più tecnici di eccezionale abilità che scienziati, mi sono soffermato 
Boscovich, sopra l’opera di Francesco Andreossi, progettista e realizzatore del « Canal 
du Midi », congiungente il Mediterraneo con l'Oceano Atlantico. Seguace e 
la Pisa ad continuatore delle creazioni leonardesche, nel suo grandioso progetto ne applicò 
munemente i principi. Con mezzi tecnici rudimentali e quasi esclusivamente manuali 
Ss XVI]
	        
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