Fig. 170 — Roma. Museo del Laterano. Sarcofago (n.163)
La pittura nel periodo da Costantino a Giustiniano — Trasformazioni dell’arte
pittorica ne’ bassi tempi — Pittura decorativa -— Invenzioni letterarie e rap=
presentazioni pittoriche — Musaici di Roma, di Napoli, di Milano e di Ra=
venna — Codici e rotuli miniati — Stoffe istoriate — Vetri dorati.
La pittura, poco esercitata da’ Romani, ne’ bassi tempi,
ebbe alcuni oscuri rappresentanti, di cui fanno parola i testi
letterarî, e tra gli altri IHario di Bitinia, che fiorì al tempo
dell’imperatore Valente, e fu ucciso dai barbari presso Atene;
Lucillo, pittore pregiato da Simmaco.' De’ più antichi pit-
tori è ricordato di frequente in quell’età Timmomaco, di cui
il poeta Ausonio vanta la pittura d’una Medea. ?
Lo stesso Ausonio lasciò la descrizione delle scene mito-
logiche che ornavano la sala da pranzo di certo Eolo, a Tre-
viri, nella quale Cupido appariva frustato e legato ad un
albero di mirto da eroine già da lui offese e tradite; ’ ma
1 BRUNN, Geschichte der gr. Kiinstler, 11. Stuttgart, 1857.
2 Epigrammata, XCII (MIGNE, Patr. lat., 19).
3 Diamo il sunto della descrizione, perchè, come le altre di Luciano e d’altri antichi
scrittori, non restò ignota ai maestri del Rinascimento. che ne trassero pro per le loro
composizioni allegoriche.
Ausonio nel VI degl’/dillia racconta di aver veduto a Treviri, nel triclinio di Eolo,
una pittura che rappresentava Cupido messo in croce dalle eroiche donne innamorate che
Virgilio pose nei Campi Elisi. Tanto gli piacque quella pittura, che la descrive in poesia,
e tra le canne e i papaveri e i laghi senza macchia e i ruscelli senza mormorio, enumera
le donne famose che soffrirono e morirono per amore: Semele, Saffo lesbica, Erifile, Pa-
sife Fedra Elissa e altre molte eroine degli antichi poeti. Tra queste che si dolevano
Ill