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Per conoscere le trasformazioni dell’arte pittorica nei bassi
tempi dobbiamo ricorrere ai testi. Tra essi ha grande im-
portanza quanto lasciò scritto San Paolino da Nola.
Scrivendo questi a Severo, lo loda di aver fatto dipingere
il ritratto di « Martino, perfetto imitatore di Cristo, perchè a
coloro che nel salutar lavacro depongono la vecchia imma-
gine terrena si presenti l’effigie di un’anima celeste »; ma
Fig. 182 — Siracusa. Museo. Sarcofago di Adelfia
ad un tempo si sorprende che egli abbia messo a riscontro
della venerabile immagine del beato la sua. « Che di comune,
egli chiede, tra la luce e le tenebre, tra i lupi e gli agnelli,
tra me e Martino? Non hai tu mescolato in una tazza il latte
e il fiele?» Infine però giustifica l’amico, osservando che
»
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