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dopo che il Vasari troverà a ridire sull’artificio del Ghiberti
nel comporre le porte del Paradiso.
Il bisogno di assiepare rappresentazioni portava neces-
sariamente allo studio di distinguere le figure tra loro con
tutti i mezzi suggeriti dalla storia. e con la varietà de’ co-
stumi locali. Avvicinandoci perciò ai bassi tempi, vi è una
Fig. 201 — Ravenna. Sant’Apollinare in Classe
Arca detta dei dodici Apostoli
ricerca di verità storica meno trascurata forse di quella che
si avesse in antico; lo vediamo ne’ musaici di Santa Maria
Maggiore, nel costume persiano dei Magi e nella cattedra
di Massimiano a Ravenna, là dove sono rappresentati i pa-
stori israeliti, i mercanti che comprano Giuseppe dai fratelli,
gli Eoiziani, ecc.
La pittura decorativa continuò a ripetere le forme già in-
valse, e imitò talvolta i tappeti che si stendevano tra gli inter-
colonnî, tra i vani delle finestre, lungo le pareti. Ne abbiamo
un saggio ne’ musaici della basilica di Giunio Basso (fig. 41).
Nelle basiliche cristiane, innanzi alle porte, erano candide
cortine, e sulla soglia della basilica di San Felice a Nola:
Aurea nunc niveis ornantur limina velis. *
1 Poemata, XIV. 98.