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quattro fiumi del Paradiso. La croce è tutta rifatta, ma il
resto qui descritto è antico, salvo qualche restauro. Le
forme tondeggianti dei genietti, con un chiaroscuro senza
la secchezza e le partizioni della luce dall’ombra come si
vedono nelle grandi figure del musaico; la libertà de’ mo-
vimenti; la facilità con cui il musaicista sa cogliere a volo
le caratteristiche degli animali; la sicurezza nel farli di fronte,
in iscorcio; l’effetto illusorio che sa ottenere, ci lasciano
concludere che tutta questa parte è di un mausivario il quale,
per lunga tradizione d’arte, per esperienza acquistata nel
ripetere consuete scene marine, sapeva gareggiare con Soso
di Pergamo. Che sia copia dell’antico non si può ritenere,
quando si confronti quest’opera coi musaici simili di Santa
Maria Maggiore e di San Clemente. A Santa Maria Mag-
giore le cose vive di San Giovanni Laterano si son fatte
Fig. 224 — Venezia. Particolare del ciborio di San Marco
meschine, di legno, piatte: la celeste Gerusalemme è na-
scosta sotto i quattro fiumi e rimpicciolita; le figure sono