Full text: Dai primordi dell'arte cristiana al tempo di Giustiniano (1)

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e ci assicurano della contemporaneità, o quasi, delle discordi 
rappresentazioni. Per il guasto grandissimo sofferto dalle due 
absidiole cristiane, ancora in essere, poco si può giudicare del- 
l’arte; ma ad ogni modo niuno potrà vedervi, come si è veduto, 
Fig. 229 — Venezia. Particolare del ciborio di San Marco 
la secchezza ogni dì più esagerata dell’arte bizantina: basta 
qualche tratto dei musaici ancora conservato, anche i grandi 
e bei grappoli d’uva, che limitano le conche delle absidiole, 
per persuaderci della bontà ancora forte e romana di quel 
lavoro. In un’abside è effigiato Cristo che consegna la legge 
a Pietro, stando sul monte santo dal quale sgorgano i quattro 
fiumi del Paradiso, a cui s’avviano per dissetarsi le pecore 
uscite da Gerusalemme e da Betlemme; nell’altra il Cristo se- 
dente sul globo, tra gli alberi di palma, dieci in origine, quanti i 
precetti promulgati sul Sinai, e in atto di dar la legge a Mosè: 
composizioni che esprimono il legame che passa tra l’antica 
e la nuova alleanza, tra quella conclusa da Dio per mezzo di 
Mosè con Israele e l’altra segnata dal Cristo con gli uomini.
	        
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