lunette, a cui si appone in una cornice l’iscrizione NATA-
LES CARSARVM; nella lunetta superiore, il busto di Co-
stanzo con la destra levata in alto e la sinistra recante il
globo sormontato dalla fenice; negli spazî tra i pilastri, le
tabelle dei natali degl’imperatori.
Dalle pagine 8-12 sono rappresentati i pianeti Saturno,
Marte, Mercurio, il Sole e la Luna. Mancano alla serie Giove
tu usa a
Fig. 310 — Roma. Santa Sabina. Porta intagliata
e Venere, e tuttavia è facile scorgere come in quelle rap-
presentazioni abbiano avuto origine le rappresentazioni astro-
logiche del medio evo, i trattati de Sphera, ne’ quali si attribuì
alle divinità che presiedono alle fasi dell’anno questo o quel-
l’influsso sugli uomini. La superstizione astrologica che ci
ha dato gli affreschi del salone di Schifanoia, le stampe di
Baccio Baldini ed altre opere d’arte del Rinascimento, mette
capo al calendario dei figli di Costantino, che già mostra
oli uomini mossi da occulti fili tenuti dalle celesti divinità.