1) iii
Se, date le cognizioni presenti, non temessimo di gene-
ralizzar troppo, diremmo che l’arte, di cui l’ Evangelario è
saggio, non ebbe maggiore fioritura ne’ luoghi lontani dalla
Siria. È un’arte che, sottratta alla tirannia degli antichi esem-
plari, sorprende per la novità. In essa troviamo per la prima
Fig. 356 — Brescia. Museo Cristiano. Dittico amatorio
volta la rappresentazione compiuta della Crocifissione. La
scena che vedremo già disegnata tra gl’intagli della porta
di Santa Sabina a Roma e in un avorio del British Mu-
seum a Londra, nel manoscritto siriaco prende uno sviluppo
iconografico senza pari, tanto che Crowe e Cavalcaselle
dubitarono che il foglio con la miniatura della Crocifis-
sione fosse interpolato al codice, anzi ne esclusero l’auten-
ticità o la contemporaneità. col resto, sostenuta poi con
buone ragioni dal Bayet e da altri. Il Cristo è vestito di
tunica senza maniche; il sole e la luna sopra la croce, già
20C