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nel basso della porta dalla parte interna; e così pure qua
e 1à si distinguono le antiche cornici ad ovoli logori e schiac-
ciati, tanto differenti dalle altre rinnovate con gli spigoli
vivi. Invece nella porta in bronzo del battistero lateranense,
con l’iscrizione di papa Ilario (fig. 415 ), nei recinti del presbi-
terio e del coro, come negli avanzi d’un altare eretto (figg. 416
e 417) sotto il pontificato di papa Ormisda (anno 514-523),
nella basilica di San Clemente, abbiamo saggi della scultura
ornamentale in quei bassi tempi. Nella porta di Santa Sabina
la vite incornicia le istorie del Nuovo e del Vecchio Testa-
mento, s’attorciglia e racchiude nelle sue curve sul piano
traforato qui un grappolo d’uva, lì una foglia, motivo orna-
mentale divenuto comune all’arte cristiana, che gli aveva
assegnato un senso mistico e allegorico, indicato nelle pa-
rabole degli Evangeli e nell’Antico Testamento, ove la Chiesa
stessa è paragonata ad una vigna. Anche nella coperta eburnea
nel tesoro della cattedrale milanese (fig. 387) la vite rinserra
tra i suoi pampini le storie sacre; e si conserva così la re-
miniscenza della vigna della promessa divina, che aveva steso
i suoi tralci lungo le facce de’ sarcofagi, nelle pareti dei se-
polcri, negli epitaffi.
Nella basilica di San Clemente in Roma si vedono i resti
d’un.altare eretto da Mercurio prete, al tempo di papa
Ormisda, e le cancellate del presbiterio e della schola can-
torum. Nel capitello (fig. 74) a traforo si manifesta la maniera
bizantina; nei plutei con dischi e rombi racchiudenti una
croce, con quadrati intersecantisi che formano una stella, col
monogramma di Giovanni II circondato da corone da cui si
partono fettucce lemniscate, trovasi la forma non ancora
del tutto guasta di plutei romani più antichi, tra gli altri
di quello a stelle nelle grotte vaticane (fig. 410). Bene osserva
però il Mazzanti come « la esecuzione sia divenuta negletta,
la scultura languida e quasi sfumata ne’ contorni, gli spigoli
smussati, gli angoli arrotondati »; e come questi siano carat-
teri diversi dalla scultura ornamentale bizantina «< dall’aspetto