— Q45 —
ma sono opera di uno scolaro di Niccola, specialmente le belle
sull’esterno della crociera a destra, dove fra le altre teste lo
scultore collocò un teschio. Secondo quel che ci fa supporre
il preteso busto della Contessa Matilde, Niccola iniziò il lavoro,
ne segnò le tracce, e dovette ancora mettervi mano, come,
se la grande altezza non ci ha tratto in inganno, oltre quella,
ci dice una figura intera al sommo di un pilastro dal lato
occidentale sul cornicione, Davide pronto alla lotta, veramente
degno di Niccola stesso. Confrontando le teste del battistero
con le altre del camposanto di Pisa e di San Martino in Lucca,
può dirsi che quelle sono l’esempio più compiuto e più forte,
Fig. 800 — Siena, Duomo. Particolari del pulpito
più jvario, più penetrato dell’antico e più vero. Fino ad oggi
non conoscevamo il valore proprio di Niccola, che in pieno se-
colo XIII precorre la sapienza donatelliana; e tale verità sposta
a nostro profitto tutti i criterî storico-artistici seguiti finora,