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sembrano cavate da busti di Marco Aurelio o di Lucio Vero;
i cavalli, tratti da una biga trionfale. A Siena i cavalli diven-
gono più snelli ed eleganti, e perdono il fuoco antico; i con-
duttori dei cammelli sono negri studiati dal vero. i cani sal:
tano alle gambe dei cavalli abbaiando, e il paesaggio amplifica
la scena. La natura prende sempre maggior sopravvento:
uno dei Re che a Pisa toccava una coscia del Bambino, qui
ne solleva leggermente il destro piè, portandolo alle labbra
per baciarlo; il nobile vecchio sta tutto chino, curvo e com-
mosso; non è più il principe d’una provincia romana, che
rechi il tributo a Roma e all’Impero, ma un devoto pronto
a prostrarsi nella polvere. Il divin Bambino, atticciato, erculeo
nel pulpito di Pisa, qui, non più riccioluto, si stringe le braccia
in timido atto infantile. La Vergine si china, come se tene-
rezza la vinca: non è più l’imperatrice che guarda altera, è
la madre. Gli altri Re Magi sollevano leggermente il coper-
chiò dei vasi che portano, stanno come vinti da soggezione
alla vista’ del Re dei Re, e pare che, prima di esprimere i
loro voti, vogliano mostrare i proprî doni.
‘:Nel terzo rilievo del pulpito di Pisa, nella Presentazione
al tempio, la profetessa Anna ricorda la nutrice di Fedra, quale
si vede in un sarcofago a Pietroburgo; l’uomo barbato ras-
somiglia al Bacco indiano figurato nel bel vaso antico del
camposanto; San Giuseppe ha il tipo di Ercole ancora, la
Vergine quello di Giunone. A Siena le figure principali della
rappresentazione sono le stesse; ma Giuseppe, con i capelli
meno ricciuti, ha l’aspetto d’un pastore, la Vergine quello di
una popolana vestita a festa, con un drappo sui capelli ornato
di frange, il busto ricamato, il manto con orli pure a ricami
e frange. Tutte le altre figure si adornano ne’ drappeggia-
menti, mostrando come la scultura si avvicinasse alle forme
del costume sociale, e, invece di starsene tra i marmi e le
antiche rovine, rivivesse con la gente.
Nel rilievo con la scena della Crocifissione torna il Bacco
indiano; e Gesù sembra in atto di sollevare le braccia, non
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