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e l’abside della chiesuola, e corrono pure e s’intrecciano
gli archetti retti da mensoline trapezoidali, sotto il corni-
cione a trecce scolpite, e lungo le divisioni de’ piani del
campanile, sopra
le monofore del
piano inferiore e
le bifore de’ supe-
riori. ‘Tanto il
campanile come
l’abside hanno
basamenti con
sagome forti,
grandiose, vera-
mente romane.
Le forme svi-
luppate dell’ ar-
chitettura roma-
nica in Piemonte
e nel Monferrato
accolgono presto
i nuovi progressi
architettonici di
oltralpe. A Tron-
zano, fra Vercelli
e Torino, trovia-
mo. la piccola
Fig. 81 — Torino, Museo Civico. Capitello chiesa col siste-
ma, usato nelle
grandi, delle volte a crociera e de’ pilastri a fascio; e a Vercelli
le forme romaniche raggiungono ogni compiutezza: nel cam-
panile del duomo, principiato nel 1151 in laterizio, dove sì
trova il più ricco sviluppo del fregio ad archi incrociati; nel
San Bernardo, costruito nel 1164, con l’architettura nell’ in-
terno veramente tipica delle costruzioni in laterizio; nel
Sant'Andrea (fig. 80), del principio del xIII secolo, che segna
il trapasso dalle forme romaniche alle gotiche, l’unione di