Full text: L' arte romanica (3)

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H n è rappresentata nelle cattedrali nordiche: cadono le figure 
i sempre più a precipizio dalla parte destra; s’innalzano di grado 
gi in grado, vie più liete e gaudiose a sinistra, verso il fortunato 
I che primo è arrivato al sommo della ruota, e siede, e regna. 
P Come nella scultura, così nel- 
l’architettura può vedersi qualche 
corrente germanica, ad esempio 
in Sant'Abbondio di Como (1095), 
di un tipo misto cluniacense-tede- 
sco, e nelle altre chiese comasche. 
Mentre si creò la basilica am- 
brosiana, o dopo, altre chiese 
milanesi segnavano i progressi 
raggiunti: San Simpliciano, Cco- 
struito sul tipo del duomo di Mo- 
i dena, con un fregio ad archetti in- 
No, Ce torno al coro simile a quelli del 
statuc fronte occidentale del Sant’Am- 
| Cristo e brogio, e con larghe lesene pros- 
1 98) mo- sime alle altre dell’abside di San 
* Of Sepolcro; San Giorgio in Palazzo, 
ye e consacrato nel 1129, che ha note- 
i voli relazioni con forme greche; 
yf San Marco, i cui frontoni di en- 
‘ trambi i bracci laterali sono un 
prodotto maturo dell’ architettura 
romanica in laterizio, tale che se- 
gna la transizione al gotico; San Re Pressa, sz zi 
ft Sepolcro, che mostra la stessa Statua del nontile 
je Cris pianta di San Fedele di Como, se 
figura d si prescinde dall’atrio e dai due campanili; San Nazzaro, del 
stro dell: tempo della fiorente arte lombarda. * 
racciata, Presso Milano, più che in queste chiese rifatte: col mutar 
+ a0Celle del gusto, variabilissimo nelle città doviziose, si possono ve- 
i mala I MONGERI, L’arte in Milano, Milano, 1872.
	        
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