Full text: L' arte romanica (3)

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abbassate e, tra l’uno e l’altro, due - 
uomini sorgenti dai sarcofagi, con le - 
mani in alto supplici, 
Wiligelmo e Niccolò lavorarono 
dunque insieme a Modena nella parte 
più antica della cattedrale consacrata 
nel 1106, probabilmente a Cremona 
prima del 1114, a Nonantola innanzi 
il 1117, a Piacenza poco dopo il 1122, 
anno in cui la cattedrale ebbe prin- 
cipio. 
Verso il 1135 li troviamo forse en- 
trambi a Ferrara, dove nella facciata 
era questa iscrizione volgare ora per- 
duta : 
il mile cento trempta cinqve nato 
fo questo templo a zorzi consecrato 
fo nicolao scolptore 
e glielmo fo lo avcetore.' 
Questi versi, due endecasillabi e 
due settenarî, erano disposti in otto 
righe su di un cartello, ch’era distrutto 
nel 1711, fiancheggiato probabilmente 
da Enoch e da Elia, come simili car- i 
telli a Modena e altrove.” La forma di 
quell’iscrizione ha suscitato molti dub- 2 
bî, così che più sicuramente possiamo 
I Prima dal Borsetti (Historia almi Ferrariensis , 
Gymnasii, Ferrara, 1735) e poi dal Muratori (Disserta- 
sioni sopra le antichità italiane, II, Milano, 1751) fu- 
rono pubblicati questi versi. Nel 1773, pubblicandosi 
le Memorie istoriche delle chiese di Ferrara dello Sca- 
labrini (Ferrara, pag. 2), fu proposta una nuova lezione 
della lapide, più complicata, che sembra la prima arti- 
ficiosamente rimaneggiata. 
2 Vedi a proposito dell’iscrizione: CIPOLLA, op. cit.. 
pag. 607 e seg.
	        
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