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diligente del particolare. Vi è rappresentato il martirio di
Santa Giulia, vergine cartaginese; San Lorenzo che converte
Ippolito, suo custode, nel carcere; Sant’ Ippolito gettato nella
fossa dell’acqua; San Michele sul drago; i simboli evangelici ;
un arciere, ecc. Queste forme son prossime di tempo a quelle
delle figure nelle mensole del Broletto bresciano. Sotto la
loggia della Grida si vede la Giustizia con la bilancia (fig. 202);
alla sua destra un magistrato dall’espressione riguardosa,
Fig. 204 — Verona, Museo al Filarmonico. Arca dei Santi Sergio e Bacco
cerimoniosa quasi, guarda la Giustizia, tiene in capo un ber-
retto da giudice e veste una lunga zimarra (fig. 202). Prima
di queste due figure, a sinistra, si vedono una cariatide e
un prigioniero dalla lunga capigliatura irta, raggiata, in atto
d’addentare un pane; e a destra un altro uomo che addita la
Giustizia, incoronata come una regina, e poi un arciere che
carica la balestra (fig. 202) e una cariatide con le mani pun-
tate sui fianchi. Tali forme scultorie non sono lontane dalle
forme antelamiche, benchè nella Giustizia, nel magistrato e
nell’arciere si abbiano caratteri proprî ai tagliapietra veronesi,
specialmente in quel sorriso arcaistico delle teste. Sotto la
loggia della Grida, altre figure si vedono nelle quadrifore
del piano superiore, e propriamente nei capitelli, dov’è la