Full text: L' arte romanica (3)

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vesti aderenti come maglie, le quali si disegnano in cerchio 
sulle ginocchia, e stringono le carni così che rigonfiano tra 
una piega e l’altra; ai fianchi delle figure le pieghe cadono 
a fascio curvo, come chiuso ventaglio di penne di pavone. 
Nell’archivolto i meandri si approssimano per forma agli 
antelamici; e nel timpano vedesi il Cristo, la Vergine inco- 
ronata e San Bassiano vescovo, orante, in una forma raffor- 
zata dalla tradizione, dall’esperienza. Ma qui pure le vesti 
sono strette ai corpi, fascianti, cordonate. Nei capitelli delle 
colonne del protiro vi sono mostri e figure ignude; nelle 
mensole dell’architrave, in una è il ricco avaro con una borsa 
al collo, nell’altra, una cariatide in atto di sforzo grandissimo, 
storce la bocca, punta un piede mentre tiene un ginocchio 
a terra e fa una smorfia strana, corrugando la fronte. Sono 
queste rappresentazioni e forme prossime all’arte antelamica: 
Adamo ed Eva che si vedono, segno del peccato originale, 
nei capitelli del duomo di Piacenza, qui, come nella catte- 
drale di Traù divenute grandi figure, fiancheggiano la porta 
d’entrata della chiesa, in forma rude, ma ferrea ed energica. 
Il peccato dei nostri primi progenitori, espresso sulla porta 
della chiesa, introduce alla meditazione del sacrificio del- 
l’Uomo-Dio e dei misteri della Redenzione. I Vizî, come 
quello dell’avarizia con una borsa al collo, sono rappresentati 
ancora come nella cattedrale di Piacenza. Noi consideriamo 
perciò queste sculture come di forme evolute da quelle di 
Wiligelmo e di Niccolò, prodromi alle antelamiche. E tali 
ci sembrano i frammenti scoperti di recente a San Savino 
di Piacenza (fig. 220), e le due figure di cariatidi che fian- 
cheggiano la porta di Sant'Antonino a Piacenza (fig. 221, 222), 
resto dell’antica porta, erroneamente ascritte al 1350, al tempo 
cioè del rinnovamento della chiesa. 
Le figure di Adamo ed Eva in Lodi richiamano le altre 
due di JO. BALDES e di BERTA (fig. 223, 224) sotto il portico 
detto la Bertazzola, nel: duomo di Cremona: due cariatidi 
strette dalle vestimenta, con le pieghe che divengono come
	        
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