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rdusto Dietro v’è un altro monaco-lupo con un gallo e draghi
"0, che con volatili nelle fauci.
Li Questa rappreserntazione satirica si ritrova similmente negli
Uta stipiti della cattedrale di Ferrara, e ci dice come le arti uscite
Snia dopo il Mille dai monasteri per ispandersi nelle corporazioni
è Man laiche, avessero nutrito idee di emancipazione, di libertà indi-
dano n viduale, che lusingarono popolazioni avide d’apprendere, di
tromba, vivere, d’agire, d’espri-
trdone, mere i loro gusti e le loro
ll più tendenze.
iterali, Sulla pietra e sul legno
Vergine l’artista comincia a _mani-
‘orbite. festare le sue proteste e
juelle i suoi sarcasmi. Invano
il satiro San Bernardo, abate di
Utte per Clairvaux, scrivendo a San
ito, eran Guglielmo, abate di San
ne Teodoro, alzò la voce con-
rifatto a tro il lusso degli ornamenti
ine fiere delle chiese, contro le fi-
ste vero- gure barbare e mostruose
ittistero. che le adornavano. Fuori
O dall’ombra dei monasteri
ia pe l’arte romanica suggella Fig 230 — Piacenza, Cattedrale. Rilievo della
° . ; chiave dell’arco della navata mediana a si-
pesi: la sua indipendenza, l’au-k..nistra
che Di dacia della sua giovinezza,
ei quello spirito di rivolta che a Parma moveva il popolo a
lg non rispettare neppure le ossa di Cadalo, fondatore della
o cattedrale, a cacciar di seggio il ghibellino e scismatico ve-
- scovo e podestà, Riccardo di Cornazzano, a stringere fratel-
lanza con le città della lega lombarda. ®
Nei capitelli del matroneo a destra vi sono aquile su
conigli, un guerriero a cavallo con la spada sguainata
sì dati da - -
qui di mio» 1 FEp. OporiciI, La cattedrale di Parma, Milano, 1864.
pp