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Pare che gli uomini rappresentati abbiano conquistato la
loro individualità, che la vita s’ingolfi davvero in quei corpi
agitati su quella rigogliosa vegetazione. Ma da questo arcone
all’altro che precede corre una progressione di bellezza.
Nella curva interna, a’ piedi dell’arco a destra, due colombe
beccano frutta di qua e di 1à da un vaso (fig. 341), donde
escono grandi foglie che fan da sgabello a Gennaio carico
di un tronco d’albero. Nei superiori compartimenti segue
Fig. 343 — Venezia, San Marco. L’arcone dei mesi, terza parte
Febbraio, vecchio stanco che si scalda, tenendosi con la sini-
stra una gamba irrigidita; e quindi Marzo, con la chioma
dorata fiammeggiante che irradia dal capo, con lo scudo
su cui è scolpito il leone di San Marco: a’ suoi piedi, due
pesci e un uomo ignudo, il vento, che soffia in una buccina
dorata. Sopra (fig. 342) sta un capricorno; ed ecco Aprile, che
si attiene a un ramo e, come l’antico crioforo, porta la pe-
cora sulle spalle; di sopra al capo d’Aprile è il segno zo-
diacale del Toro. Maggio siede come imperatore sul trono,