Full text: L' arte romanica (3)

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e dorme assopito dal caldo nel seggio d’oro (fig. 344). L’anno alla 
declina, la sua vita tramonta: ed ecco la Libbra, e il Set- t 
tembre, contadino curvo sotto la corba dell’uva; lo Scor- i 
pione, e l’Ottobre che vanga la terra (fig. 345): il Sagittario, par 
e l’uccellatore che tiene in pugno tre uccelletti presi nella mal 
pania (Novembre), e uno ne distacca da un ramo invischiato, rita Dar 
mentre sotto a’ suoi piedi è distesa la Terra allattante un lr 
cervo e una serpe, così come si vede nei rotuli dell’Axultet e gloria, 1 
in un capitello del chiostro di Santa Sofia a Benevento. Segue mor 
più in basso il Dicembre, angeli 
che immerge la punta pelli dis 
d’un coltello nel collo lavorat 
d’un maiale, poggiando fon 
un piede sull’orlo d’un riDos 
vaso, nel quale una ci- i St 
cogna mette il lungo fcazior 
becco per bere, mentre Allonta! 
un’altra a riscontro, hios 
avendo bevuto, drizza NIN 
il lungo collo. È questa pio 
la più ricca e più grande riratier 
espressione della scul- ate 
tura romanica: da Nic- mella 
colò, che scolpiva i mesi men 
nella porta della Pesche- ay 
ria nel duomo di Mode- . ’ 
na e nel protiro di San i 
Zeno a Verona, quale pa 
lungo cammino fatto | I 
dall’arte! Dalle forme , i 
ricche, ma confuse e in- - 
determinate ancora, nel - 
San Lorenzo di Traù, a . 
queste di San Marco, c’è - 
Fio. 346 — Sens, Cattedrale. Cofano, prima faccia la differenza che passa | 
LA
	        
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