Full text: L' arte romanica (3)

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uccidere un leone. Come si vede, l’antico genio dell’arte, 
pronto a dar corpo alle idee più astratte, qui rinnovellò 
nell’età romanica le sue prove. Le Virtù rappresentate in Svuun 
Francia prima da mo- arte ro 
naci, poi da damigelle naster 
coronate; dall’Antela- renà 
mi come vaghe imma- 
gini uscenti dal calice ter 
d’un fiore; nei pavi- î! 
menti di San Benedetto cui è 
di Polirone, di Cre- nei SÒ 
mona, di Vercelli e di tare i 
Pavia, come segni sim- he ion 
bolici, qui prendono don 
sentimento e vita. An- su 
cora tengono le cartelle avOri $ 
medioevali con il loro mite d 
nome, ma pur dicono da pa 
meglio dell’esser pro- ] 
prio con quella speciale gor 
sensività data a esse gurata 
dall’artista, e con la la sto 
bellezza corporea, spec- nella 7 
chio di bellezza morale. David: 
Quello stesso spirito ma d 
che mosse lo scultore el liby 
della cattedrale di Char- SEgE 
tres a mettere tra le Strap 
Fig. 350 — Sens, Cattedrale. Cofano, quinta faccia Virtù una vrago, la un 
Libertà, con la picca e ; 
lo scudo, pronta a difendere gli oppressi e a sollevare i de. Stray 
boli, ed abbattere il vecchio mondo; quello stesso spirito [ 
animò lo scultore romanico di Venezia a rompere l’elaborato 
ciclo delle Virtù. la classificazione ciceroniana, per cingere 
di diadema la fronte di San Marco.
	        
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