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uccidere un leone. Come si vede, l’antico genio dell’arte,
pronto a dar corpo alle idee più astratte, qui rinnovellò
nell’età romanica le sue prove. Le Virtù rappresentate in Svuun
Francia prima da mo- arte ro
naci, poi da damigelle naster
coronate; dall’Antela- renà
mi come vaghe imma-
gini uscenti dal calice ter
d’un fiore; nei pavi- î!
menti di San Benedetto cui è
di Polirone, di Cre- nei SÒ
mona, di Vercelli e di tare i
Pavia, come segni sim- he ion
bolici, qui prendono don
sentimento e vita. An- su
cora tengono le cartelle avOri $
medioevali con il loro mite d
nome, ma pur dicono da pa
meglio dell’esser pro- ]
prio con quella speciale gor
sensività data a esse gurata
dall’artista, e con la la sto
bellezza corporea, spec- nella 7
chio di bellezza morale. David:
Quello stesso spirito ma d
che mosse lo scultore el liby
della cattedrale di Char- SEgE
tres a mettere tra le Strap
Fig. 350 — Sens, Cattedrale. Cofano, quinta faccia Virtù una vrago, la un
Libertà, con la picca e ;
lo scudo, pronta a difendere gli oppressi e a sollevare i de. Stray
boli, ed abbattere il vecchio mondo; quello stesso spirito [
animò lo scultore romanico di Venezia a rompere l’elaborato
ciclo delle Virtù. la classificazione ciceroniana, per cingere
di diadema la fronte di San Marco.