Full text: L' arte romanica (3)

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eruditi in tutte le arti, dettero mano a ricostruire la chiesa 
di San Benigno a Dijon, e lo aiutarono nell’opera di riforma 
compiuta in molti conventi della Borgogna, della Normandia, 
dell’Ile-de-France. Poco dopo la sua morte, avvenuta a Fécamp 
nel 1031, un altro lombardo, Lanfranco di Pavia, nato verso 
il 1005, potente dialettico," seguito dal suo discepolo Paolo, 
che poi divenne abate di Saint-Albans, apportò le patrie arti 
liberali nella scuola di Avranches, prima, poi in quella da 
lui fondata nell’abbazia del Bec, detta da un contemporaneo 
una nuova Atene, e da per tutto, da Santo Stefano di Caen, 
di cui fu abate nel ro61, a Cantorbéry, di cui fu arcive- 
scovo, e dove ricostruì la cattedrale distrutta nel 1067 da un 
incendio. 
Oltre che per questi grandi, l’arte lombarda s’importò in 
Francia per altri e molti piccoli, per i maestri muratori che 
di Lombardia emigrarono in Francia, nelle regioni del sud- 
est e del mezzogiorno, dal Delfinato sino in Catalogna.° In 
altre parti ancora lombardo si chiamò lo stile architettonico 
che prima si distingueva come opus romanum. In una cro- 
naca latina dell’abbazia di Rolduc, presso Maestricht, il mo- 
naco che la compilò racconta come il frate Embricon e un 
prete suo amico, i quali venivano dai dintorni di Tournai, 
fabbricarono nel luogo detto poi Rolduc, in istile lombardo 
(scemate longobardino), una cripta che fu inaugurata l’11 giu- 
gno 1108.î5 E narrasi che Corrado vescovo, che guerreggiò 
in Italia per l’imperatore Enrico IV, fece costruire (1082-1088), 
nei pressi di Utrecht, una chiesa alla Vergine, a simiglianza 
d’altra situata presso Milano e da lui distrutta. * 
Un’altra notizia, che l’Hope desunse da una cronaca, ci 
fa conoscere che dopo il trasporto delle reliquie de’ Re Magi 
a Colonia (1180), quivi si ripararono molte chiese nello stile 
1 I. DE CRozAaLs, Lanfranc archevéèque de Cantorbéry, Paris, 1877. 
2? ENLART, Manuel d’archéologie francaise, Paris, 1902, pag. 209. 
3 Annales Roldensis (ERNST, Histoire de Limbourg, t. VII, pag. 12). 
4 WAUTERS, L’architecture romane dans ses diverses transformations, Bruxelles, 1889.
	        
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