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I i simboli evangelici, con un tondo di serpentino nel mezzo
| della coperta dei relativi libri; e i loro contorni con tessere
e rosse prima delle nere e
a - che ne smorzano la cru-
o: ma: dezza. Tutto dimostra che
| i il pavimento appartiene al
e en periodo avanzato dell’arte
isa romanica nel secolo XIII.
po too Un pavimento che do-
mera. lele veva somigliare in qualche
parte a quello di Novara
lo cong” era in Santa Maria Mag-
è cattedra! giore, a Vercelli, ora in
pezzi nell’ospedale civico
e in case private." Vi era
figurata l’istoria di Giu-
ditta, Davide coi cori, i figli
di Chore del salmo XLVI,
e forse il combattimento
delle Virtù contro i Vizî. Fig. 408 — Reggio Emilia, Museo Civico
Musaico
Recava la figura dei due
fabbricatori del musaico, i loro nomi MAINFREDVS CVSTOS,
CONSTANCIVS MONACHVS, e la data incompleta, che il Ranza
stabilì per il 1040, sbagliando probabilmente almeno di un
secolo. Come questo di Vercelli, così il musaico di Novara ha
storie bibliche, le più comuni nelle sculture de’ sarcofaghi:
Adamo ed Eva, Noè uscito dall’arca che rende grazie a Dio,
il Sacrificio di Abramo.
Un altro musaico, nel duomo di Casal Monferrato, rap-
presenta la Spedizione di Abramo contro i quattro re, Giona
gettato in mare e la Storia dei Maccabei.
an Fianco, I RANZA, Delle antichità della chiesa maggiore di Santa Maria di Vercelli - Disserta-
[ntorno gione sopra un mosaico dell’orchestra davidica, Vercelli, 1785; ID., Dissertazione sopra il
musaico d'una monomachia, Torino, 1784; AUS'M WEERTH, Der Mosaikboden in S. Gereon zu
A Kòln restaurirt und gezeichnet von Toni Avenarius nebst den damit verwandten Mosaikbòden
: j : pi Italiens, Bonn, 1873; Pavé mosaique de Verceil, in Annales archéologiques XX, pag. 57.
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