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della pittura, dovendo tagliare e segare cubetti di marmo, il
musivario s’attiene ai marmorarî che gli fornivano i materiali
per l’opera sua, e prende anche a prestito da loro i soggetti per
i suoi litostrati. Come lo scultore sulle facciate delle cattedrali,
intorno alle rose e sui protiri, così innanzi e nei presbiterî, il
musaicista disegnò il corso della vita umana, i limiti dello
Fig. 416 — Mantova. Biblioteca Civica. Ms., C. IV, 4
spazio e del tempo, la lotta del bene e del male, i segni
del peccato e della morte, le favole de’ bestiarî, i racconti
della Genesi, le leggende antiche e le nuove del ciclo bretone.
I musaici più vecchi, scarsi di storie, sono come grandi
tappeti delle chiese: così il pavimento citato di Carrara,
l’altro di San Marco a Venezia, il frammento proveniente
dalla chiesa di Sant'Agata di Cremona, ora in quel Museo
Civico, con ruote ornate di losanghe e di denti a sega, con
tessere irregolari, con pavoni negli angoli d’una ruota. con