Full text: L' arte romanica (3)

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e, di San Matteo e quella ogm o 
tI dova la di Pietro abate, hannoi piregprane ito mo 
pi i Li agio ee 
segni ripassati d’acque- “io at 1 pi on 
tinte, così che ne resta ere 
determinato il chiaro- 
Scuro (fig, 416). 
Di una scuola della 
miniatura fiorita nel 
monastero di San Be- 
nedetto di Polirone è 
saggio quel codice pre- 
zioso, come il Salterio, 
della stessa provenien- 
za, pure nella Biblio- 
teca di Mantova (C. III, 
20, Psalterium David), 
importante per le illu- 
strazioni marginali con 
figurazioni di tropi 
grammaticali riferen- 
tisi al commento, e con 
illustrazioni letterali 
dei salmi. Ricchissimo 
di colori, azzurro e 
rosso denso nelle vesti, 
Fig. 422 — Piacenza, Duomo 
porpora e verde nel Ms. “cita Biblioteca Capitolare 
fondo, con tinte piatte 
e qualche lumeggiatura bianca, il salterio ritrae ancora del- 
l’arte carolingia o deriva da un antico modello della scuola 
di Corbie, come può vedersi nella rappresentazione di David 
fra i cori (fol. 1 v., fig. 417) e innanzi all’arca dell’alleanza 
(fol 2tr., fio. 418), 
pe 1 Nell’atlante suddetto si citano e s’illustrano il messale del secolo x1 della catte- 
drale di Novara (tav. xxx1II); i « Commentarî all’Apocalisse » sopra citati, del secolo xII 
(Bibl. di Torino, cod. I, 11, 1); i « Trattati teologici » attribuiti a Ugo di San Vittore, 
del secolo xIII. 
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