Full text: L' arte romanica (3)

- = “iygieo 
- O di bietta cadente sulla mensola, invece del piede dell’arco 
stesso. 
Gli archetti sono divisi spesso da lesene O paraste, di 
mano in mano più svelte e men larghe, ora a sezione ret- 
tangolare, ora semirotonda, e più tardi semiottagonale e 
anche a trifoglio. A Modena, nella cattedrale, si vede la 
lesena piana a cui s’innesta una semicolonna. Salgono le 
lesene dai basamenti a curvarsi o a biforcarsi' in vetta, a 
ornarsi di capitelli, a sostenere gli archetti ch’essi sparti- 
scono in tre, quattro e più file. Esempî: San Vittore a Mon- 
temagno (fig. 11), San Giorgio a Bagnasco d’Asti {fig. 12), 
San Giovanni a Bersano (fig. 13), San Lorenzo a Tigliole 
(fig. 14). 
Al pari delle lesene s’innalzano i contrafforti sulle cinte 
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dra 
ram: 
el Fig. 8 — Brusasco, San Pietro 
degli edificî romanici, così come in antico nella rotonda di 
O Minerva Medica, nei monumenti ravennati, nel tempio di 
Hagia Theotokos a Costantinopoli. Nei monumenti lombardi 
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