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- O di bietta cadente sulla mensola, invece del piede dell’arco
stesso.
Gli archetti sono divisi spesso da lesene O paraste, di
mano in mano più svelte e men larghe, ora a sezione ret-
tangolare, ora semirotonda, e più tardi semiottagonale e
anche a trifoglio. A Modena, nella cattedrale, si vede la
lesena piana a cui s’innesta una semicolonna. Salgono le
lesene dai basamenti a curvarsi o a biforcarsi' in vetta, a
ornarsi di capitelli, a sostenere gli archetti ch’essi sparti-
scono in tre, quattro e più file. Esempî: San Vittore a Mon-
temagno (fig. 11), San Giorgio a Bagnasco d’Asti {fig. 12),
San Giovanni a Bersano (fig. 13), San Lorenzo a Tigliole
(fig. 14).
Al pari delle lesene s’innalzano i contrafforti sulle cinte
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el Fig. 8 — Brusasco, San Pietro
degli edificî romanici, così come in antico nella rotonda di
O Minerva Medica, nei monumenti ravennati, nel tempio di
Hagia Theotokos a Costantinopoli. Nei monumenti lombardi
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