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arcate, grande quella del mezzo, piccole le laterali; il presbi-
terio è a sua volta diviso dalle ali per tre arcate pure ogivali,
dal santuario, per un gradino; e il santuario termina nella
grande abside, cui corrispondono ai lati le due della protesi
Fig. 481 — Amalfi, Chiostro de’ Cappuccini
e del diaconico. L’esterno presenta le combinazioni policro-
miche ottenute con tufo e lava, come nel duomo di Monreale
e di Palermo e nel campanile di Santa Maria dell’Ammiraglio.
Invece delle intarsiature di lava e tufo, nella chiesa di
San Filippo di Fragalà, presso il villaggio di Frazzanò, eretto
dal catecumeno Gregorio con l’aiuto di Ruggiero e di Ade-
lasia, nella decorazione a mattoni, nuova per le chiese nor-
manne, si usò lasciare un intervallo tra un mattone e l’altro,
sino di quattro centimetri, e riempirlo di bianca malta, che
I Cfr. G. PAtrICOLO, nota suddetta.