modella la sua statua come quella di un Cesare romano” e i
busti de’ suoi consiglieri come filosofi con la laurea trionfale ;
scalpella un altro busto imperiale, per metterlo al sommo
della facciata della cattedrale di Acerenza, busto che fu rite-
nuto di Giuliano l’Apostata, e che ora giustamente si sup-
pone di Federigo II° (fig. 518). Mentre il busto d’Acerenza
s’imitava da uno antico del periodo degli Antonini, se ne
Fig. sor — Salerno, Cattedrale. Porta dell’atrio - Particolare dell’architrave
scolpiva un altro, pure del tempo svevo, ora nel Museo di
Berlino (fig. 519), con un sottil cerchio intorno al capo, con
riccioli ferrei e la barba come piccole penne di un’ala, il quale
mostra la derivazione da un modello de’ bassi tempi.î Ma assai
! 11 Raumer pubblicò una gemma intagliata del secolo XVIII, riproducente un tratto
della statua di Federigo II a Capua, non ancora distrutta. L’imperatore è sbarbato e i
suoi lineamenti ricordano un poco quelli degli Augustali.
2 RICHARD DELBRÙCK, Ein Portriit Friedrich’s II. von Hohenstaufen, in Zeitschrift
fir bildende Kunst. Ottobre 1902.
3 Oltre i busti qui citati, dobbiamo ricordare quelli trovati a Bitonto e uno acefalo
a Castel del Monte, ora nel Museo di Bari, e un altro indicatoci dal prof. Laudedeo Testi,
esistente fra i marmi dello sterro dietro il palazzo del Museo Nazionale di Napoli.
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