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gerarchiche de’ satelliti del Cielo; nulla insomma nella com-
posizione, ne’ tipi, ne’ drappeggiamenti, nella tecnica ricorda
i Bizantini. Le proporzioni delle figure sono brevi; le forme,
mancanti di finezza; le ali degli angioli, formate di grosse
stecche; le pareti della stanza della Natività, segnate come
Fig. 605 — Gaeta, Cattedrale. Scompartimento del candelabro
da anella d’un bruco; ma in ogni modo qui si sente lo studio
dell’antichità classica nel forte rilievo delle figure e nella
pienezza delle teste, e l’artista sa esprimersi con originalità
vera. Osservisi nella Natività uno de’ cherubini, che sembra
una farfalla uscita dal bozzolo, come muove la testina verso
la Madre di Dio, con quale aftetto e ammirazione si spinge
innanzi; e si veda l’altro suo compagno con quanta cura reli-
giosa aggiusti la coltre ornata del letto di Maria.