Full text: L' arte romanica (3)

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ittre la lingua serpentina, porta a Cristo, elevantesi solenne col 
On la nimbo crocesegnato, in mezzo al campo della miniatura, con 
Metto angioli alla sua sinistra profondamente inchini, adoranti. Lo 
Dalla e scultore nel candelabro di Gaeta fa disperare l’iconografo per 
a por. 
tisi: e 
Îrappo 
rdano: 
Fig. 608 — Gaeta, Cattedrale. Scompartimento del candelabro 
la distribuzione data al soggetto, per quei due suoi angioletti 
vendicatori, difensori del Cristo, per quei demoni, satiri sempre 
più decaduti, scimmieschi, pelosi, con la coda in alto come i 
cani itati, con le ali, la bocca larga, spalancata di Priapo. 
Segue l’entrata di Gerusalemme; poi la Cena (fig. 610), 
- nella quale lo scultore non sapendo come fare a disporre le 
i O grosse figure, le mise a tavola in due piani, e per ischivare 
e la monotonia, unì Cristo e gli apostoli in colloquio. I sette 
| di sopra, più stretti l’uno all’altro, tengono ciascuno la destra 
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