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le negli signora si vede vestita di tunica ricamata a gigli verdi, azzurri
onfante e gialli, col capo acconciato di piante e fiori, e intorno le
sponde, stanno un cane, un cinghiale, una capra e un agnello.
il re La Terra, altrice di rettili e di fanciulli, come l’abbiamo
Zi Come veduto a’ piedi della croce nell’età carolingia, nutrice di due
le gole mostri nel codice della Biblioteca di Montecassino — De ori.
gine rerum di Rabano Mauro (cod. CXXNII), scritto per
è veduta ordine di Teobaldo abate (1022-1035) — negli Axaultet illu-
iniatore minata dallo splendore che emana da Dio, sente la caligine
I rotulo partirsi dal mondo intero per opera della redenzione. La Cali-
ale rela gine in manto scuro, con le sembianze della Notte, si ritrae
imbane in disparte, mentre la Luce della grazia scende su lei, che
inistra e offre il petto agli esseri buoni e maligni, e stende le braccia
a folla * in alto in un abbandono di tutta sè stessa. Nel rotulo Barbe-
le teali rini e in quello britannico il pittore l’ha figurata in mezzo
di bete- a due grandi pini sorgenti dalla vetta d’una montagna co-
è i nica sparsa di cespugli; ha rossi gli sciolti capelli, le aperte
sa agti braccia da orante, mentre suggono il suo latte un serpente
flo e un toro.
y i” i Suona così in seguito l’Axullet: « Anche la madre Chiesa
| i; di s’allieti, fatta bella dello splendore di tanta luce, e quest’aula
- risuoni per le voci forti dei popoli!» Il miniatore si provò a
IN dar forma figurata a queste parole: a Salerno, prima il Cristo
pg che dà luce nella maestà del trono celeste, poi un re co’ suoi
pi i satelliti e col suo popolo, infine la Chiesa in figura di pon-
SÌ tefice tra molti lumi ardenti, assisa sul tetto d’una cattedrale
go (fig. 671, 672). Nel rotulo Barberini la Chiesa è rappresentata
aio in mezzo d’un tempio a tre navi, regalmente vestita, con una
corona di piante; così in un altro del monastero di San Renato,
| a Sorrento, ora nella Biblioteca di Montecassino. Nel rotulo
F beneventano della Vaticana, re e popoli alzano le braccia
È verso la donna allegorica seduta sul tetto della chiesa, cir-
condata da candelabri con torce ardenti.
o <« E perciò >, continua il canto, « voi, fratelli carissimi,
si i che siete presenti a sì maraviglioso chiarore di questo santo