Full text: L' arte romanica (3)

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noe: più bianche sotto il ventre e più scure sul dorso; queste e 
” quelli navigano sopra onde torbide verde-nere, così come 
gli uccelli migratori della miniatura che riempie il basso 
della pag. 15, già citata. 
Questi sono alcuni saggi del ricchissimo codice, composto 
da re Federigo II, scritto sotto la vigilanza diretta dell’impe- 
ratore, e con aggiunte di Manfredi, che vi si dice re di Puglia 
Fig. 697 — Roma, Biblioteca Vaticana. De arte venandi cum avibus, pag. 79 
e di Sicilia, quindi posteriore al 1258, data dell’incoronazione 
dello stesso Manfredi, e anteriore al 1266, data della morte. 
Il manoscritto è dunque anteriore alla dominazione an- 
gioina nell’Italia meridionale; e lo dimostra anche il carattere 
romanico di alcuni edificî in esso riprodotti e la scrittura go- 
tica. del testo con forme proprie del principio della seconda 
metà del secolo XIII. Le miniature che riproducono animali 
sembrano derivare dall’arte dei Bizantini, che ornarono tavole 
canoniche nei codici e coprirono di musaico la torre di Santa 
Ninfa nel palazzo di Palermo; ma nelle figure le particolarità 
più salienti della miniatura bizantina (l’uso, ad esempio, delle 
| luci sovrapplicate) appaiono di rado. I colori vivissimi delle
	        
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