L’arte romanica nell’Italia centrale — L’architettura nel Lazio e in luoghi limi=
trofi — Basiliche romane — Campanili — Torri gentilizie — Castelli — Case —
I Cosmati architetti e decoratori — Edificî monastici benedettini — L’archi=
tettura nell’Umbria e nelle Marche — L’architettura in Toscana — Dirama=
zioni dell’architettura toscana in Sardegna — Pitture — Musaici — Miniature
— Sculture de’ marmorari romani — Sculture romaniche nell’Umbria e nelle
Marche — Scultura toscana — Niccola d’Apulia.
Nel Lazio non abbondano gli esempî di architettura roma-
nica, e si può dire che i principali appartengano al circon-
dario di Viterbo. Viterbo stesso ne possiede nella cattedrale,
in Santa Maria Nuova e in Sant’Andrea, dove rimangono,
nonostante i rifacimenti, moltissime tracce della primitiva
struttura, e nella chiesa di San Giovanni in Zoccoli intera-
mente conservata.
Corneto Tarquinia vanta la chiesa di Santa Maria di Ca-
stello; Toscanella, San Pietro, più importante di tutte le con-
temporanee.
Narrasi che verso l’anno 1090 prese stanza in Viterbo un
gran numero di Lombardi, * formando una specie di colonia
che popolò i rioni di San Pietro e di Borgolungo. Fra que-
sti vi erano anche muratori e scalpellini; altri ne seguita-
rono a venire in appresso; e nell’archivio trovansi contratti di
lavori assunti da maestri muratori di città lombarde. Gli sta-
tuti delle arti e de’ mestieri di Viterbo, benchè riformati nel
xXV secolo, sono di antichissima origine, e tra essi pare che
1 Opp1, Le arti in Viterbo, 1882.
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