— 785 —
Monica Questa forma di campanile, divenuta propria delle chiese di
- Roma e del Lazio, si ritrova a Tivoli, a Sermoneta, e si scorge
ancora in quello di Santa Maria Maggiore in Roma, risarcito
e arricchito da Gregorio XI nel 1376. Il mutar del tipo ve-
desi nel campanile della cattedrale di Viterbo, eretto nella
lell'età seconda metà del xIII secolo, che presenta spiccato carattere
Velabro
Nana, di
din. La
Mmusaico
Drese le
glioni di
la dischi
anco le
re. Nelle
1 angolo
‘ome nel
sotto Ja
fusi t
è nell'in
i Fig. 707 — Roma. Santi Giovanni e Paolo. Abside
ogg ogivale. Fino al primo piano è in muratura; negli ordini su-
RS periori in pietra concia di peperino, con fasce bianche e scure
O alternate, composte da cortine di travertino e di peperino.
i i sù: Delle torri gentilizie romane rimangono, a esempio, quella
” e degli Anguillara, che risale al xII secolo, più volte restau-
ai rata; l’altra delle Milizie, che appartenne agli Annibaldi,
i il i costruita al principio del secolo XIII, affine per la sua solida
o costruzione in muratura alla torre de’ Conti, edificata verso
Li quel tempo da Riccardo de’ Conti, con la base composta di
sripolli 102 grandi massi di tufo presi da antichi edificî, in cui s’innalza-
O