me ine 772 —
: + 19 : 1 4
vesti, ecc., SCOorgesi l’artista che trasporta nel musaico pa-
rietale la tecnica del musaico decorativo della mobilia pre-
sbiteriale.
1 chiostri de’ monasteri furono pure in gran parte archi-
tettati e decorati dai Cosmati. Il più antico, quello di San Co-
simato, composto di marmi raccogliticci e di colonnine varie
d’altezza e di diametro, parte di un chiostro antecedente al
XII secolo, ricostruito quando si scolpirono i capitelli a foglie
lisce con fiori di giglio fra esse; e l’altro, pure del XII se-
colo, di Santa Cecilia, con cornicione a mattoni per ritto, di-
sposti ad angolo, e con mensolette bianche come nelle cor-
nici del campanile della stessa chiesa, non gareggiano certo
se non per severità monastica con quelli abbelliti dai Co-
smati. Tra essi, il primo cronologicamente è quello di San
Lorenzo (fig. 709), eretto nel 1187 da papa Clemente III, e
al paragone degli splendori raggiunti in seguito dai mar-
morarî si può chiamare un tentativo, una ricerca di qualche
cosa di meno rozzo e meno barbaro delle epoche precedenti
per un desiderio d’eleganza: pilastri massicci di mattoni s’in-
terpongono ad ogni serie di sei archi, retti da colonnine, tal-
volta geminate, con capitelli mensoliformi lunghi quanto tutto
lo spessore del muro.
GISTER JACOBVS ROMAN. FECIT HOC OPVS$. Nel 1277 riappare nel vestibolo della
cappella lateranense: MAGISTER COSMATVS;EECIT HOC OPVS. Si: è creduto che
quest’ iscrizione non possa riferirsi al Cosma che lavorò ad Anagni; e si è quindi supposta
l’esistenza di un omonimo nipote di Cosma, padre di Deodato e di Giacomo, speceial-
mente sul fondamento dell’iscrizione letta dal Crescimbeni nel pavimento ora distrutto
di San Giacomo alla Lungara: DEODATVS FILIVS COSMATI ET JACOBVS FECE-
RVNT HOC OPVS. Non ci sembra che occorra inventare nuovi Cosma, viste le iscrizioni
qui riportate in ordine cronologico, e ricordando l’altra dell’iconostasi di Civita Castel-
lana, dove sono insieme ricordati Deodato e Luca. Di Deodato parlano le iscrizioni dello
scorcio del secolo x1II, in un frammento di San Giovanni in Laterano (HOC OPVS FECIT
MAGISTER DEODATVS), in Santa Maria in Cosmedin nel ciborio (DEODATVS ME
FECIT), e in un frammento nella cappella Capizucchi (HOC . OPVS. FECIT . MAGR -
DEODATVS), in San Pietro in columna a Tivoli (MAGISTER DEODATVS FECIT
HOC OPVS). Di Giovanni, altro figliuolo di Cosma, è ricordo nel monumento di Gu-
glielmo ‘Durand a Santa Maria sopra Minerva (JOHS FILIVS MAGRI COSMATI FEC
HOC OP). nell’altro del cardinal Gonzalvo Rodriguez a Santa Maria Maggiore (HOC OP
FEC IOHES MAGRI COSME CIVIS ROMANVYS), e in quello del diacono Stefano de
Surdi a Santa Balbina (JOHANNES FILIVS MAGISTRI COSMATI FECIT HOC
OPVS).
1}