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raccolse gli ultimi respiri di Tommaso d’Aquino, s’irradiò
nella regione abruzzese, nel Lazio, nella Sabina, e penetrò
in Roma nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva.
Più progredita che non a Fossanova, l’architettura cister-
cense $i mostrò a Casamari (fig. 722; 723), nei pressi di Ve-
roli, badia già fondata verso il 1035-1036 dai benedettini,
che vi rimasero sino al 1152, quando furono espulsi da
Eugenio III e surrogati da cistercensi, i quali dettero opera
Fig. 720 — Fossanova, Chiesa della badia. Facciata
a ricostruire il monastero e la solenne chiesa che ancora
oggi si vede.
Innocenzo III pose la prima pietra della chiesa nel 1203,
e Onorio III, che da cardinale aveva speso forti somme per
la costruzione, dedicò l’edificio nell’anno 1217."
TI monaci di Casamari, che fondavano nel 1208 l’abbazia
I Della cerimonia trovasi esatta narrazione nel Chronicon Fossae Novae. Cfr. anche
RONDININI, Hist. Monasterii de Casaemario, 1707.